Sfruttare l’aggiornamento dei piani sul clima per triplicare le rinnovabili
Sfruttare l’aggiornamento dei piani sul clima per triplicare le rinnovabili
Il Global Renewables Summit di New York ha sottolineato l'importanza di sfruttare l'aggiornamento dei piani nazionali sul clima per accelerare la transizione energetica e triplicare la capacità delle energie rinnovabili entro la fine del decennio, in linea con gli impegni fissati alla COP28 di Dubai. Questo traguardo richiede una forte collaborazione tra governi, settore privato e organizzazioni internazionali, come dimostrato dalle oltre 100 istituzioni che hanno fatto pressione sui decisori politici per stabilire obiettivi ambiziosi e realizzabili nelle Nationally Determined Contributions (NDC), ovvero i piani nazionali di azione climatica.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che solo con il contributo di investimenti privati si potranno raggiungere gli obiettivi globali, poiché i finanziamenti pubblici da soli non basteranno. L'UE, con il suo piano che punta a portare il consumo di energia da rinnovabili oltre il 42% entro il 2030, ha già iniziato a mettere in pratica queste misure, puntando su quadri normativi chiari, mercati guida per tecnologie sostenibili e una maggiore indipendenza dalle materie prime critiche, attualmente dominate dalla Cina.
Il vertice ha anche evidenziato le richieste degli Stati insulari, che, essendo particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, chiedono processi autorizzativi più semplici e il coinvolgimento delle comunità locali nella transizione energetica.
Parallelamente, è emerso un impegno crescente verso l'energia nucleare: 14 delle principali banche mondiali hanno sottoscritto la dichiarazione per triplicare l'energia nucleare entro il 2050. Questo impegno, firmato da banche come Goldman Sachs e Barclays, mira a sostenere lo sviluppo nucleare attraverso nuovi finanziamenti. Tuttavia, non mancano le critiche riguardo ai tempi di realizzazione, ai costi elevati e alla gestione delle scorie, fattori che potrebbero distrarre risorse dalle rinnovabili e dall'efficienza energetica.
In sintesi, il summit ha messo in luce un percorso complesso ma cruciale per il futuro della transizione energetica, bilanciando la spinta sulle rinnovabili con il dibattito sull'energia nucleare.
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