Rinnovabili: l'Ue mette in mora l'Italia
Rinnovabili: l'Ue mette in mora l'Italia
La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l'Italia e altri 25 Stati membri dell'Unione Europea per non aver recepito pienamente la direttiva 2023/2413/UE (nota come RED III), che mira ad accelerare le autorizzazioni per i progetti di energia rinnovabile. Solo la Danimarca ha rispettato i termini stabiliti.
Questa direttiva introduce modifiche importanti alla precedente direttiva 2018/2001, tra cui l’imposizione di limiti temporali per il rilascio delle autorizzazioni e il riconoscimento dei progetti di energia rinnovabile come di "interesse pubblico prevalente", il che dovrebbe facilitare anche la costruzione delle infrastrutture necessarie per collegare tali progetti alla rete elettrica.
Gli Stati membri, compresa l’Italia, hanno ora due mesi di tempo per rispondere alla messa in mora e adottare le norme richieste. La Commissione aveva già emesso una raccomandazione nel 2024, esortando gli Stati a recepire rapidamente la direttiva, data l'urgenza di promuovere la transizione energetica attraverso fonti rinnovabili e fornendo linee guida specifiche per designare zone di accelerazione per questi progetti.
La mancata adozione tempestiva delle normative può rallentare l'espansione delle energie rinnovabili in Europa, un punto cruciale per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE.
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