Incentivi caldaie ed Ecobonus
Incentivi caldaie ed Ecobonus
Il disegno di legge (ddl) di Bilancio presentato al Parlamento il 23 ottobre ha suscitato critiche per la proroga degli incentivi per le caldaie a gas, nonostante l'imminente divieto dell'Unione Europea di sussidiare impianti a combustibili fossili a partire dal 2025, come stabilito dalla Direttiva Case Green. Questo ddl equipara il Bonus Casa e l'Ecobonus, riducendo le detrazioni per interventi di efficienza energetica, e ha attirato l'attenzione di Assoclima, l'associazione dei produttori di sistemi di climatizzazione.
Secondo Assoclima, il ddl non tiene conto delle differenze tra le tecnologie disponibili e non premia adeguatamente soluzioni più sostenibili come le pompe di calore, che richiedono maggiori incentivi a causa dei costi iniziali elevati. Questa scelta è vista come un passo indietro rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti sia dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) sia dalla stessa UE, che incoraggia una transizione verso l'adozione di fonti rinnovabili.
In sostanza, il ddl riduce le detrazioni previste dall’Ecobonus per le pompe di calore al 50% o 36%, in base alla tipologia di abitazione, a partire dal 2025. Questo cambiamento viene criticato da chi sostiene che ridurre gli incentivi per tecnologie più sostenibili vanifica gli sforzi del settore industriale e contraddice le indicazioni europee.
L'introduzione di incentivi continuativi per le caldaie a gas, nonostante il divieto europeo che entrerà in vigore nel 2025, potrebbe esporre l'Italia a infrazioni comunitarie.
Ufficio Comunicazione Studio Energy Verona
Contatta gli specialisti per gli impianti fotovoltaici e le Comunità Energetiche a Verona