Idrogeno per il riscaldamento? Bocciato su tutta la linea
L’elettrificazione e il teleriscaldamento sono sempre preferibili all’idrogeno come soluzione per il riscaldamento, grazie alla loro maggiore efficienza energetica e ai costi più bassi.
È questo il risultato di una meta-analisi di 54 diversi studi indipendenti che hanno messo a confronto l’idrogeno con altre soluzioni di riscaldamento degli edifici.
L’analisi conclude che le prove scientifiche non supportano un ruolo importante dell’idrogeno nei percorsi di decarbonizzazione ottimali in termini di costi per il riscaldamento, essendo associato a costi più elevati per il sistema energetico e per i consumatori”,
Così ha affermato Jan Rosenow, ricercatore dell’Environmental Change Institute dell’Università di Oxford, che ha condotto l’analisi.
Nessuno studio suffraga il riscaldamento con l’idrogeno su grande scala, ha sottolineato Rosenow.
Le conclusioni di questa analisi non sono affatto una novità, visto che ci sono appunto decine di altri studi che le hanno avanzate, ma sono comunque importanti a fronte delle proposte politiche e di investimento che continuano a presentare l’idrogeno come una soluzione per sostituire il riscaldamento a combustibili fossili.
"L’evidenza suggerisce che il riscaldamento con l’idrogeno è meno efficiente e più costoso”, ha scritto il ricercatore dell’università di Oxford nello studio, in
Soluzioni a confronto
L’analisi indica che l’idrogeno per il riscaldamento è mediamente del 24% più gravoso in termini di costi energetici di sistema e dell’86% più costoso per gli utenti finali rispetto all’elettrificazione con soluzioni basate su pompe di calore elettriche o teleriscaldamento.
Solo nell’1% dei casi studiati l’idrogeno si è dimostrato la soluzione più efficace dal punto di vista del rapporto costi-benefici.
Fatto 100 il nostro fabbisogno di energia termica per gli edifici, bisogna usare un input di metano pari a 194 per ottenere l’obiettivo.
Per contro:
In caso di ricorso a una pompa di calore, con perdite combinate di trasmissione e distribuzione pari all’8% e un coefficiente di prestazione (COP) stagionale pari a 3, quindi abbastanza sottostimato, si ottiene un’efficienza complessiva tra potenza assorbita e calore utile del 278%, passando cioè da un input di 36 ad un output utile pari a 100.
Per i sistemi di teleriscaldamento combinati con pompe di calore di grandi dimensioni e perdite totali di sistema del 13%, l’efficienza complessiva tra potenza assorbita e calore utile aumenta al 303%.
L'analisi non lascia spazio a molti dubbi.
Il riscaldamento con l’idrogeno è significativamente meno efficiente rispetto alle pompe di calore e al teleriscaldamento combinato con le pompe di calore, e richiede un apporto energetico da 4 a 6 volte superiore a seconda dei parametri di ingresso”, conclude l’analisi.
fonte:qualenergia.it
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