Direttiva case green: scadenze e novità, in vista del traguardo nel 2050

Direttiva case green: scadenze e novità, in vista del traguardo nel 2050


La Direttiva Case Green, approvata nell'aprile 2024 ed entrata in vigore il 28 maggio dello stesso anno, stabilisce una serie di scadenze e obiettivi progressivi per migliorare l'efficienza energetica degli edifici nell'Unione Europea, con l'obiettivo finale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo provvedimento si inserisce nel più ampio quadro delle politiche climatiche dell'UE volte a ridurre le emissioni di gas serra e promuovere l'uso di energie rinnovabili.


Le principali tappe e scadenze

Ecco le principali scadenze previste dalla direttiva:


1. 1° gennaio 2025: Fine degli incentivi per le caldaie a combustibili fossili.

2. 31 dicembre 2026:

  - Gli Stati membri devono approvare un piano nazionale di riqualificazione energetica degli edifici.

  - Obbligo di installare pannelli solari su nuovi edifici pubblici e non residenziali con una superficie superiore a 250 mq.

3. 1° gennaio 2027: Gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto devono prevedere almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici ogni 10 posti.

4. 31 dicembre 2027:

  - Installazione obbligatoria di pannelli solari su edifici pubblici esistenti con superficie superiore a 2.000 mq.

  - Installazione di pannelli solari su edifici non residenziali esistenti con più di 500 mq in caso di ristrutturazioni importanti.

5. 1° gennaio 2028: Tutti i nuovi edifici pubblici devono essere a emissioni zero.

6. 31 dicembre 2028:

  - Obbligo di installare pannelli solari su edifici pubblici esistenti con superficie superiore a 750 mq.

  - Tutti i nuovi edifici residenziali devono essere a emissioni zero.

7. 31 dicembre 2029: Installazione obbligatoria di pannelli solari su edifici pubblici con superficie superiore a 250 mq e su nuovi parcheggi coperti adiacenti agli edifici.

8. 1° gennaio 2030: Tutti i nuovi edifici devono essere a emissioni zero.

9. 31 dicembre 2030: Riduzione del 16% del consumo di energia primaria negli edifici residenziali.

10. 31 dicembre 2033: Ristrutturazione obbligatoria del 26% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni energetiche.

11. 31 dicembre 2035: Riduzione del consumo energetico degli edifici residenziali del 20-22%.

12. 31 dicembre 2040: Eliminazione completa delle caldaie a combustibili fossili.

13. 1° gennaio 2050: Tutti gli edifici (esclusi quelli di carattere storico) devono essere decarbonizzati e altamente efficienti dal punto di vista energetico.


 Altre novità introdotte dalla direttiva

Oltre a queste tappe, la direttiva introduce altre importanti novità:


- Certificazione energetica: Rafforzamento dei requisiti per la certificazione energetica degli edifici, rendendo le informazioni più chiare e trasparenti.

- Sistemi di riscaldamento e raffrescamento: Priorità all'uso di fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza per il riscaldamento e il raffrescamento.

- Mobilità sostenibile: Promozione dell'infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici.


 L'impatto sui cittadini

Queste misure avranno un impatto significativo sui cittadini dell'UE. Gli Stati membri, inclusa l'Italia, hanno tempo fino al 29 maggio 2026 per recepire la direttiva e adattare le normative nazionali. Questo comporterà:


- La necessità di ristrutturazioni energetiche per gli edifici privati e pubblici, con l'installazione di sistemi di energia rinnovabile come i pannelli solari.

- Obblighi per i proprietari di edifici residenziali di migliorare l'efficienza energetica delle loro proprietà, con possibili costi iniziali che potrebbero essere compensati da risparmi a lungo termine sulle bollette energetiche.

- Maggiore accessibilità a infrastrutture per la mobilità elettrica.


Conclusione

La direttiva rappresenta una trasformazione radicale per l'edilizia europea, con un impegno a lungo termine per ridurre le emissioni e promuovere un uso sostenibile dell'energia. Tuttavia, l'impatto economico e sociale richiederà attenzione, specialmente in termini di investimenti da parte dei cittadini e degli Stati.


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