Confindustria invoca il nucleare e attacca il Green Deal
Confindustria invoca il nucleare e attacca il Green Deal
L'assemblea nazionale di Confindustria, tenutasi a Roma sotto la presidenza di Emanuele Orsini, ha evidenziato una forte critica nei confronti del Green Deal europeo. Orsini ha espresso preoccupazioni riguardo alla velocità della transizione ecologica, sostenendo che potrebbe compromettere la competitività dell'industria italiana, in particolare nel settore automotive. Questo, ha affermato, avvantaggerebbe paesi come la Cina, in grado di dominare il mercato delle auto elettriche, mentre l'Italia vedrebbe un impoverimento della propria filiera.
Un altro tema centrale dell'assemblea è stata la richiesta di un ritorno al nucleare, considerato da Confindustria come una soluzione strategica per garantire l'indipendenza energetica del Paese. Secondo Orsini, il nucleare di ultima generazione rappresenterebbe una via per evitare di dipendere dalle centrali nucleari francesi e ridurre i costi energetici. Tuttavia, rimangono forti perplessità sulla realizzabilità e sui costi di questa scelta, soprattutto in considerazione dei lunghi tempi di costruzione e dei costi elevati di gestione del ciclo di vita di un impianto nucleare.
La critica di Confindustria si estende anche alle politiche europee di decarbonizzazione, come il sistema ETS, che Orsini considera un fattore di speculazione finanziaria che ha portato all'aumento del prezzo della CO2. Secondo il presidente di Confindustria, continuare su questa strada potrebbe mettere a rischio settori chiave dell'economia italiana, come l'acciaio, il cemento e la metallurgia, favorendo i concorrenti internazionali.
Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condiviso le preoccupazioni, sottolineando la necessità di una transizione ecologica che non sacrifichi posti di lavoro e interi settori industriali. In particolare, ha criticato la decisione di eliminare i motori endotermici entro il 2035, considerandola una scelta autodistruttiva che l'Italia dovrebbe rinegoziare.
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