Con il nuovo Patto di stabilità a rischio gli investimenti green

Le nuove regole fiscali approvate dal Parlamento europeo il 23 aprile hanno suscitato critiche significative da parte delle associazioni ambientaliste, preoccupate per le potenziali conseguenze negative sugli investimenti verdi e sulla decarbonizzazione. Secondo l'European Environmental Bureau (EEB), queste norme rischiano di ostacolare gli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e compromettere le politiche sociali e ambientali in Europa.

Critiche delle Associazioni Ambientaliste

1. Riduzione degli Investimenti Verdi:

  - L'EEB sostiene che le nuove regole fiscali potrebbero limitare la capacità di 24 Stati membri su 27 di effettuare gli investimenti necessari per la transizione energetica e le politiche sociali. Solo Danimarca, Svezia e Irlanda avrebbero la flessibilità finanziaria per sostenere tali investimenti.

2. Ritorno all'Austerità:

  - La rete di organizzazioni ambientaliste critica il nuovo Patto di stabilità definendolo un "passo indietro verso una dannosa austerità". L'accento posto sulla riduzione del debito e del deficit potrebbe portare a tagli nelle spese pubbliche, minando così la capacità dei governi di investire in progetti ecologici e sociali.

3. Criteri di Flessibilità Insufficienti:

  - Sebbene le regole prevedano una certa flessibilità per i paesi con un debito superiore al 60% del PIL, l'EEB ritiene che queste misure non siano sufficienti per garantire investimenti adeguati. La necessità di ridurre il debito in tempi relativamente brevi potrebbe costringere i governi a fare sacrifici nelle aree cruciali per lo sviluppo sostenibile.

 Nuovo Patto di Stabilità

Le nuove regole fiscali mantengono i parametri di Maastricht del deficit massimo al 3% del PIL e del debito massimo al 60% del PIL, con alcuni criteri di flessibilità aggiunti:

- Riduzione del Debito: I paesi con un debito superiore al 60% del PIL devono presentare piani di riduzione quadriennali, estendibili a sette anni in presenza di investimenti e riforme.

- Deficit eccessivo: In caso di deficit superiore al 3%, i paesi devono ridurre il deficit strutturale dello 0,5% annuo, escludendo le spese per interessi e il cofinanziamento dei programmi europei.

- Clausola di Salvaguardia: Per i paesi con un rapporto deficit/PIL sotto il 3%, è previsto un impegno a ridurre il deficit per creare uno spazio di manovra pari all'1,5% del PIL.

Proposte Alternative

Secondo un rapporto della Confederazione europea dei sindacati e del think tank New Economics Foundation, le nuove regole potrebbero compromettere la capacità dell'Europa di affrontare le sfide climatiche e sociali. Gli autori del rapporto suggeriscono:

- Flessibilità Maggiore: Le regole fiscali dovrebbero essere più flessibili per permettere maggiori investimenti pubblici.

- Tassazione Progressiva: Introduzione di una nuova tassazione progressiva per finanziare le iniziative green.

- Fondo UE per Investimenti: Creazione di un fondo europeo dedicato agli investimenti di lungo termine per sostenere lo sviluppo economico e la mitigazione dei rischi climatici.

In sintesi, le critiche delle associazioni ambientaliste evidenziano il rischio che le nuove regole fiscali possano limitare significativamente gli investimenti necessari per la transizione ecologica, mettendo a repentaglio l'obiettivo di una Europa più verde e socialmente equa.

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