Comunità energetiche CONDOMINIALI – come procedere (2 passo)
Una volta ottenuto il consenso, si procede con la progettazione dell’impianto, RIVOLGENDOSI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE.
L’impianto va dimensionato in base ai consumi previsti dalla configurazione condominiale o per l’intero condominio stesso. Deve essere posizionato in aree come tetti, spazi comuni o pertinenze, o in qualsiasi area di disponibilità dello stesso. L’obiettivo ideale è coprire i consumi annuali degli aderenti.
Il progetto viene quindi sottoposto all’assemblea per l’approvazione. Una volta ottenuto il via libera, l’impianto viene installato e registrato presso il portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Non è obbligatorio che tutti i condomini partecipino finanziariamente, ma maggiore è il numero di utenti, maggiori saranno gli incentivi che il condominio potrà ricevere.
È fondamentale garantire la possibilità di recesso per chi decide di non partecipare, con accordi equi e proporzionati. Le utenze comuni possono essere direttamente collegate all’impianto, mentre l’energia in eccesso può essere venduta tramite un contratto di ritiro dedicato o sul libero mercato. I condomini che non partecipano alla comunità energetica continueranno a pagare le bollette per l’energia prelevata dalla rete, ma riceveranno anche gli incentivi sull’energia condivisa. Inoltre, è possibile mantenere il proprio gestore energetico.
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