Allarme dell’Arera: preoccupano i differenziali di prezzo dell’energia tra Italia e altri paesi

Allarme dell’Arera: preoccupano i differenziali di prezzo dell’energia tra Italia e altri paesi


L’allarme lanciato dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, riguarda i differenziali di prezzo dell’energia tra l’Italia e altri Paesi europei, emersi a causa della forte discesa dei prezzi dell’energia nei Paesi concorrenti, piuttosto che di un aumento dei prezzi italiani. Questo divario rappresenta una sfida, poiché riflette problemi strutturali legati al mix energetico e alla modalità di generazione in Italia.


Besseghini ha sottolineato la necessità di interventi a breve, medio e lungo termine. Nel breve periodo, si punta a supportare le imprese, specialmente quelle più colpite dai costi energetici, in linea con le politiche di incentivi adottate nel resto d’Europa. A medio termine, la priorità è accelerare l’adozione delle energie rinnovabili per creare un mix energetico più economico. A lungo termine, nuove tecnologie potrebbero essere integrate, ma sempre tenendo d’occhio i costi, poiché le bollette per i consumatori non possono essere soggette a continui aumenti.


Il presidente ha inoltre incoraggiato le imprese a investire in autoconsumo e generazione autonoma, approfittando del calo dei costi degli investimenti, dovuto alla sovrapproduzione cinese. Ha ribadito l’importanza del dialogo tra imprese e associazioni di categoria per trovare soluzioni e mantenere la competitività, specialmente attraverso l’uso di consorzi energetici che favoriscono l’autoconsumo e l’approvvigionamento di energia.


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